Sesso Amore e Dharma: la consapevolezza nelle relazioni
Apr 14, 2010 Nancy 0 6_Libri, e-book... amore, consapevolezza, dharma, energia, sesso
Questo libro mi è piaciuto perché guarda alla relazione e all’incontro con l’altro come a una occasione di crescita e di affinamento della propria consapevolezza. Rifacendosi agli insegnamenti del Dharma, che esprime il concetto di legge coscmica complementare al Karma, traducibile in italiano come “il modo in cui le cose sono”. Ricordando a noi stessi che l’altro non ha alcun potere su di noi se non quello che noi gli riconosciamo come tale. Sottolineando che innamorarsi è facile, mentre imparare ad esprimere l’amore che sentiamo e a comportarci in modo amorevole è il viaggio di una vita. Invitando ad essere nel momento presente, perchè l’amore ed ogni emozione si sentono ed esprimono nel qui-ed-ora. Indicando nel perdono la via per essere liberi, perchè non perdonare qualcuno significa continuare a restare legati energeticamente. Osservando il momento presente in cui si vive la relazione, senza il programma di voler ottenere qualcosa dall’altro, senza aspettative, ma costruendo la propria conoscenza ed intimità nel qui-ed-ora. Abbandonando il pensiero di controllare l’altro, perchè il controllo è un’illusione per sentirci sicuri, mentre la vita ha una natura misteriosa che nasconde imprevedibilità e l’impossibilità di controllarla. Allontanando la pretesa di cambiare l’altro, perchè le persone cambiano al ritmo più adatto a loro e solo se lo vogliono veramente. Ciò non significa che un rapporto non cambi le persone, dopotutto siamo in relazione per migliorarci a vicenda; ma il modo più amorevole di stare con una persona è consentirle di essere com’è, consentirle di cambiare con il suo tempo. Bellissimo questo passo in cui l’autore dice: “Una persona ci comunica sempre il modo in cui è, anche involontariamente. I segni sono tutti lì. Tutto ciò va benissimo, ognuno ha il diritto di vivere la propria vita come vuole. La domanda è se noi vogliamo vederlo, se accettiamo la cosa e se vogliamo farci coinvolgere lo stesso. A volte l’ambiguità ci stimola: ci piace dimostrare che valiamo di più, oppure ci piacciono l’inseguimento e la seduzione. Ciò è soprattutto vero se ci hanno insegnato che dobbiamo sudare per ricevere amore; che dobbiamo essere belli, intelligenti e perfetti; e così scegliamo sempre le situazioni in cui ripetere questo modello… Ma se cercate l’amore romantico, l’ambiguità è sempre un segnale che dice “no”. L’amore, al contrario, proclama sempre un libero e totale SI’!” (pagg. 123-124)